In questa pagina troverete le schede di presentazione delle attività progettuali sviluppate in Veneto dalle Polisportive Giovanili Salesiane grazie alla partecipazione ai bandi che ogni anno vengono proposti dal Ministero o da Sport e Salute S.p.a
Tali progettualità ci consentono di realizzare obiettivi mirati in ambiti predeterminati coinvolgendo migliaia di volontari, dirigenti, tecnici, atleti delle nostre realtà associative e dandoci modo di realizzare interventi di forte impatto sociale e sportivo.
Trovate le schede specifiche dei diversi progetti sul sito nazionale al seguente link: https://www.pgsitalia.org/index.php/attivita/progetti-pgs
Soggetti partner:
- Casa Circondariale di Padova
- Cooperativa sociale di recupero da dipendenze “Terr.A”. di Padova
- Associazione AMICIZIA onlus (subentrata la posto della Cooperativa sociale “GEA”)
- Comitato territoriale UISP di Padova
- Gruppo Scout Cadoneghe 1
- Scuola primaria Salvo D'Acquisto di Padova
Obietto: Sviluppare i temi richiesti dal bando proponendo più percorsi sportivi, adattati e calibrati ai vari contesti (utenze), tutti però con un filo conduttore comune: l’auto arbitraggio.
Ogni sport e attività verrà presentata nella forma di autoarbitraggio che pone la responsabilità sul singolo, elevandolo così da semplice "giocatore" ad "arbitro".
(RE FREE "di nuovo liberi" - dall'arbitro -, dall'assonanza con REFEREE, "arbitro" per l'appunto)
Sport (o varianti di alcuni più popolari) tipicamente auto arbitrati, a volte non molto conosciuti ma con un elevato valore educativo come:
- Ultimate Frisbee/Flying Disc
- Roundnet
- Giochi popolari
Sport più conosciuti e "sociali" per creare legame con gli utenti coinvolti, ma affrontati con l'approccio dell'
- Calcio
- Pallacanestro
- Pallavolo
- Attività ludico - motorie
TEMATICHE TRASVERSALI NEGLI SPORT AUTOARBITRATI (cosa si insegnerà con questo progetto, ai vari soggetti coinvolti):
- La conoscenza del regolamento
- L'importanza della condivisione della regola
- La terza figura (esterna) e la possibilità di errore di questa
- L'accordo tra le parti che supera la regola scritta
- La sanzione: scopo e benefici
- La comunicazione efficace
- L'osservazione e la regolamentazione reciproca
- La vittoria e sconfitta meritata
- La cancellazione degli alibi
- La gioia della lealtà e la bellezza del gioco
Svolgimento del progetto:
Attraverso l'insegnamento degli sport autoarbitrati si è fatto capire che si può giocare (e competere) anche senza la figura esterna di un arbitro.
Si sono usati questi sport autoarbitrati come mezzo educativo per arrivare a paragonare lo sport alla vita di tutti i giorni, in particolare nei contesti difficili nei quali siamo andati ad operare.
Il paragone e fulcro educativo del progetto, oltre alla pratica sportiva e i corretti stili di vita (scuola e scout), è stato proprio quello di capire che come si riesce a giocare senza un arbitro rispettando le regole, si può anche vivere la propria vita rispettando le regole sia del posto in cui si vive (detenuti casa circondariale e migranti) e soprattutto rispettano se stessi (ospiti delle cooperative di recupero dalle dipendenze).
Il progetto nell'arco di 14 mesi ininterrotti è andato a toccare attivamente circa 350 persone, lasciano in loro questa nuova visione ed esperienza.
Il progetto si è svolto e concluso con successo, soprattutto dal punto di vista umano, tanto che:
- in due casi, gli istruttori impegnati nell'insegnamento, hanno voluto continuare di loro spontanea volontà le attività gratuitamente, come servizio personale, quando il progetto è finito.
- alcune utenze le abbiamo coinvolte con gioia in altri nostri progetti di inclusione.